In cosa si differenziano i tradizionali content management system (CMS) dai CMS headless? E a cosa si riferisce l’espressione “senza testa” in relazione alla gestione dei contenuti online?
Una volta si diceva: «Content is king». Adesso i contenuti sono la normalità, il terreno stesso su cui le aziende si muovono per espandere il proprio raggio d’azione. I venditori devono produrre in maniera costante nuovi contenuti e possibilmente lanciarli su più canali online: sito Web, app mobile, e-commerce, smartwatch, visore di realtà aumentata o altro. Per rispondere a questa sfida sono nati i CMS headless, detti anche CMS API first, che separano nettamente il contenuto dal layer di presentazione.
In questo modo è possibile ottimizzare la produzione di contenuti da spedire automaticamente alle varie piattaforme.
I sistemi headless di gestione dei contenuti stanno lentamente ma progressivamente soppiantando i CMS tradizionali come WordPress e Joomla. Dalle multinazionali alle PMI innovative, sempre più aziende adottano la suddetta soluzione, convinte dei benefici derivanti dalla scissione di front end e back end. Secondo un report di Business Wire, il mercato dei CMS headless crescerà fino a 1,62 miliardi di dollari entro il 2027.
Perché i CMS headless stanno suscitando tutta questa attenzione e quali sono i vantaggi rispetto ai CMS tradizionali? Come digital agency, noi di Moka Adv abbiamo interesse affinché i nostri clienti possano operare scelte consapevoli. Arrivando alla fine dell’articolo avrai un’idea chiara su cosa sono i CMS headless e sarai in grado di comprendere se la tua azienda ne ha davvero bisogno.
Indice dei contenuti
Cos'è un CMS headless (o CMS API first)
Un CMS headless è un sistema di gestione dei contenuti di tipo “back end only”, che funge principalmente da deposito dei contenuti.
Perché viene definito un sistema “senza testa”? In gergo la “testa” è il front end di un sito Web, il “corpo” è il back end. Nel CMS headless ciò che l’utente visualizza (ovvero la testa) è separato dal corpo. Si definisce, perciò, headless il CMS i cui contenuti e layer di presentazione funzionano in maniera autonoma.
Rispetto a un CMS tradizionale, l’headless non ha più soltanto una testa principale (il sito desktop), ma tante “teste” ( i canali da includere nella tua strategia di comunicazione online). In questo modo nessuna delle piattaforme prevale gerarchicamente sull’altra e si può sviluppare un approccio di marketing online davvero “content first”.
I contenuti conservati nel back end vengono esportati attraverso application programming interface (API) per un’esperienza utente fluida su tutte le piattaforme. Per questa ragione, il CMS headless viene definito anche CMS API-First. Le API compiono, infatti, l’importante funzione d’inviare contenuti responsive per una perfetta strategia di comunicazione multicanale.
Non ti è ancora chiaro cosa siano i CMS headless? Niente paura. Partiamo dalle basi, ripassando la definizione di “content management system”.
Cos'è un CMS?
Il content management system è uno strumento che permette di creare e gestire un sito Web senza dover per forza mettere mano al codice. Con un CMS tradizionale, la gestione dei singoli contenuti è estremamente semplice: l’intero sito Internet è gestito dallo stesso “posto”, le barriere tecniche sono minime e di norma si può beneficiare del supporto di un’ampia community.
Tuttavia, il sito Web è oggi soltanto una parte (seppur fondamentale) di una campagna di comunicazione online. Per questo, le aziende reattive all’approccio omnichannel stanno adottando questo software innovativo. Ne esistono già a decine, fra soluzioni open source e a pagamento.
Prima di precipitarti alla ricerca dei migliori CMS headless come Strapi, Magnolia e Sanity, ti consigliamo di valutare bene se anche per la tua azienda vale la pena abbandonare i CMS tradizionali.
Come sempre quando si tratta di nuove tecnologie, anche la scelta del CMS è una questione molto delicata; essa, infatti, può avere un impatto sul tuo business per anni. Vediamo ora qual è la differenza fra le due tipologie di CMS.
Differenza fra CMS headless e CMS tradizionale
Il CMS headless è più flessibile del CMS tradizionale, in cui tutti i linguaggi di programmazione e i contenuti sono messi in un unico “luogo” (virtuale, ovviamente). Nei content management system classici, presenti ormai da diversi decenni, il riutilizzo dei materiali è più lungo e artificioso.
Ad ogni modo, se non ti è ancora chiara la differenza fra i due tipi di sistemi, di seguito trovi una tabella con le principali caratteristiche.
In linea di principio, un CMS headless offre più vantaggi rispetto a uno classico. Si può dire, però, che il gioco valga la candela? Non esiste una risposta che vada bene per tutte le aziende e tutti i modelli di business, ma può essere utile procedere a un’analisi dei vantaggi e degli svantaggi dei CMS headless.
CMS headless: vantaggi e svantaggi
Negli ultimi anni, il modo in cui i clienti consumano i contenuti in Rete è stato rivoluzionato. In media, una persona è connessa a tre diversi dispositivi, di cui oltre la metà sono mobile.
Per le aziende che hanno una presenza online, la prima componente su cui puntare è il content marketing. Oggi sono i contenuti ad attirare i clienti, a rafforzare la presenza in Rete, il brand e, quindi, a far crescere il business. Un CMS headless permette di avere un front end integrato con il marketing.
I vantaggi
Nell’era della digital transformation, i contenuti appartenenti al marketing (campagne pubblicitarie, schede prodotto, landing page, social commerce, ecc.) presentano un’elevata qualità della user experience (UX). Il processo di digitalizzazione ha, infatti, abituato gli utenti a fruire esperienze integrate crossmediali. I CMS headless presentano, da questo punto di vista, numerosi vantaggi per i creatori di contenuti, il cui ruolo rimane ben separato da quello degli sviluppatori front end.
Con i CMS headless, i contenuti cambiano nella forma ma non nel messaggio. Un unico contenuto può essere immediatamente spedito su piattaforme multiple attraverso le API. Gli autori possono così concentrarsi sul contenuto, i Web designer sul front end.
Gli svantaggi
Con tutta probabilità, almeno in questa fase, molte aziende possono fare a meno del CMS headless. Posto che viene indicato come il futuro del content management, questo tipo di software potrebbe ancora essere un investimento superfluo. Non dovresti avere bisogno di un CMS headless, ad esempio, se il tuo attuale sito Web riesce a svolgere adeguatamente tutti i processi e non hai alcuna intenzione di lanciare un’applicazione mobile, oppure non vuoi investire in campagne pubblicitarie multipiattaforma.
Molti CMS tradizionali, come WordPress, adesso hanno integrato delle funzioni che imitano il comportamento headless, sebbene il tutto rimanga legato in maniera monolitica al sito Internet.
Quando crei i contenuti su un CMS headless, a differenza dei CMS tradizionali, il software non ti fornisce un’idea immediata di come il tuo contenuto verrà visualizzato dagli utenti. Questo perché l’approccio è multipiattaforma. Bisogna fare, pertanto,uno sforzo di fantasia e saper comunicare agli sviluppatori il layout che desideri.
Quanto ai costi, in genere i CMS headless sono decisamente più costosi. Esistono moltissimi CMS headless open source, ma anche in questo caso vanno valutati i costi di migrazione (soprattutto se il tuo attuale sito ha molte pagine). Nelle soluzioni gratuite, di solito, il numero di utenti è limitato.
Se non hai un sito Internet, invece, potresti pensare di sviluppare un sito Web direttamente con un software headless.
Il mercato dei CMS headless
Il mercato dei CMS headless è in crescita esponenziale. Per Business Wire, da un valore di 328,5 milioni di dollari nel 2019 dovrebbe raggiungere gli 1,62 miliardi di dollari nel 2027, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) del 22,6%. Il boom sarà dovuto anche all’impatto della pandemia da COVID-19, che ha spinto sempre più aziende a usare i canali digitali per creare interazioni, conversioni e ricavi.
Nell’accelerazione della digital transformation, i software di gestione delle esperienze online, come i CMS headless, stanno assumendo un ruolo sempre più cruciale.
Come scegliere un CMS headless, affidati a Moka adv
Per chi cerca un CMS headless, le opzioni sul mercato sono molteplici. Ogni software presenta differenti piani e funzionalità, per cui la scelta può essere davvero ardua. La decisione dev’essere presa in relazione a esigenze presenti e future. Prima di procedere, consigliamo sempre di richiedere una consulenza a una Web agency che si occupa di sviluppo di siti Web.
Riassumendo, questo nuovo tipo di content management system permette di:
- potenziare l’engagement dei clienti in modo personalizzato ed economico;
- automatizzare i processi per ridurre i costi;
- reagire rapidamente alle esigenze dei clienti e alle nuove tecnologie.