Se ne parlava già da tempo, ma solo da qualche giorno è diventato operativo il nuovo blocco di Google Chrome: tutti gli annunci pubblicitari che consumeranno troppe risorse di sistema e quelli considerati aggressivi, verranno bloccati e non appariranno tra i risultati del motore di ricerca.
In quest’articolo cercheremo di porre chiarezza, andando a definire le tipologie di annunci che verranno considerati troppo “pesanti” e le categorie di annunci considerati aggressivi.
ANNUNCI PUBBLICITARI E CONSUMO DI RISORSE
La definizione di annuncio pubblicitario ci viene fornita direttamente da Google, che stabilisce che “un annuncio è ‘troppo’ pesante quando rientra nel 99,9° percentile per consumo dati, consumo CPU per minuto o consumo CPU totale”. Un annuncio che rientra in tale categoria viene definito Heavy Ad.
Ciò significa che Google stilerà una “classifica” di ogni annuncio presente su internet basandosi sul consumo delle risorse; la parte della classifica che rappresenta lo 0,1% del totale, partendo naturalmente dal più pesante, sarà bloccata. Questo sistema permette a Google di variare in futuro le soglie a seconda dell’evoluzione del mercato. Al momento, comunque, sono impostate le seguenti soglie:
- CPU: utilizzo per più di 60 secondi
- dati: più di 4 MB
La finalità che Google si pone con questo intervento è quella di trovare un equilibrio tra gli interessi degli inserzionisti e la user-experience degli utenti finali cui sono rivolti gli annunci pubblicitari.
GOOGLE E GLI ANNUNCI PUBBLICITARI AGGRESSIVI
Come anticipato, il blocco non riguarderà soltanto gli annunci che consumeranno troppi dati, ma anche gli annunci pubblicitari considerati aggressivi.
Rispettando gli standard varati dal consorzio, Google cercherà di eliminare inserzioni troppo invadenti e pubblicità mascherate attraverso una segnalazione inoltrata direttamente ai webmaster, che avranno tempo 30 giorni per rimuoverle e adattarle. Il blocco terrà conto di 12 tipi di annunci considerati ingannevoli o troppo intrusivi per l’utente.
Le 12 tipologie di annunci, catalogate per desktop e mobile e considerate aggressive, sono state elencate dalla Coalition for Better Ads, che detta gli standard che gli annunci pubblicitari devono avere per poter essere considerati user-friendly.
Andiamo a vedere le varie tipologie nel dettaglio:
- pop-up Ads: già dal nome si capisce il perché questa tipologia di annunci verrà bloccata: i pop up bloccano il contenuto principale della pagina. Solitamente, appaiono dopo pochi secondi dal caricamento della pagina principale e sono considerati tra gli annunci più fastidiosi per gli utenti
- video automatici con audio: questi tipi di annunci, considerati aggressivi, portano l’utente a distrarsi dal contenuto principale della pagina e a chiudere rapidamente il sito. Questi annunci, quindi, hanno l’effetto di far aumentare drasticamente il bounce-rate
- annunci con conto alla rovescia: questa tipologia di annunci pubblicitari appare solitamente prima che la pagina di destinazione venga caricata ed obbliga l’utente ad aspettare la fine del conto alla rovescia per poter visualizzare il contenuto desiderato
- sticky banner: è un banner pubblicitario fisso in una posizione del sito, che impedisce all’utente la visualizzazione della pagina in quanto coperta dal banner
- annunci con densità maggiore del 30%: passando alla versione mobile, gli annunci pubblicitari, che occupano uno spazio maggiore del 30% rispetto al contenuto principale della pagina, vengono considerati aggressivi
- annunci con animazioni flash: annunci caratterizzati dalla presenza di animazioni flash, spesso con sfondi che cambiano colore, che portano l’utente a distrarsi dal contenuto principale della pagina
- annunci che appaiono nella parte superiore della pagina: sono gli annunci che obbligano l’utente a dover scrollare l’intera pagina prima di poter visualizzare il contenuto desiderato
Da quanto detto, risulta evidente come gli inserzionisti dovranno avere molta più cura nell’ideare annunci pubblicitari, altrimenti vi sarà il rischio di non vederli pubblicati.
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