Tra gli inserzionisti è ormai al centro dell’attenzione l’annuncio fatto da Google relativo al cambio nome di AdWords in Google Ads.
La domanda che più riecheggia riguarda l’effettiva portata di questo rebranding da parte del gigante americano. Infatti, se da una parte il renaming può essere giustificato come evoluzione naturale del servizio presente da 18 anni, dall’altro ci si chiede cosa cambierà per gli inserzionisti ormai abituati all’utilizzo della piattaforma.
A rispondere a queste domande ci pensa lo stesso Sridhar Ramaswamy, vicepresidente senior Ads & Commerce di Google. Gli obiettivi che Google si pone con il rebranding di Google AdWords possono essere semplificati in:
- restyling della piattaforma per facilitarne l’utilizzo da parte degli inserzionisti anche meno esperti
- introduzione di supporti grafici per raggruppare le informazioni più rilevanti e renderne più semplice la lettura e quindi l’analisi
- introduzione di tools in grado di aiutare i meno esperti a creare campagne efficaci
- rendere più responsive l’intera piattaforma
Nel lungo periodo Google punta a creare piattaforme che interagiscono tra di loro con l’ausilio del machine learning. Non ci resta che aspettare il passaggio ufficiale alla nuova piattaforma per testarne l’effettiva funzionalità.