Sempre più aziende scelgono la via dell’internazionalizzazione ed è per questo che oggi la nostra web agency, Moka Adv, ha deciso d’interrogare un esperto SEO multilingua.
La SEO multilingua è l’insieme delle tecniche e delle strategie utili al posizionamento di contenuti in più lingue all’interno dei motori di ricerca (Google in primis). Il suo scopo è quello di aumentare il traffico organico proveniente da mercati internazionali e/o multietnici.
Si configura come una strategia vincente per i siti Internet internazionali, in grado di raggiungere clienti sparsi per il mondo e che parlano, per l’appunto, più lingue.
Per addentrarci nella materia, abbiamo chiesto aiuto ad Andrea Motta, SEO specialist con una lunga esperienza all’estero e attualmente collaboratore di Betsson Group.
Andrea, che è già stato ospite di Francesco Margherita, uno dei principali professionisti e divulgatori italiani in ambito SEO, ha lavorato per anni nel Regno Unito come consulente SEO e ha già affrontato il tema della SEO multilingua e della SEO internazionale per l’Academy di SEO Tester Online.
Iniziamo!
Indice dei contenuti
Intervista ad Andrea Motta, SEO specialist esperto
Ciao Andrea e grazie di essere qui con noi. Iniziamo da te: raccontaci un po’ di come tu sia riuscito a diventare un SEO specialist per un’azienda quotata in borsa.
Dopo aver trascorso quasi un decennio nel Regno Unito, ho preso la decisione di tornare in Italia, nella mia Catania. A quel punto, mi sono trovato di fronte a due opzioni: cercare un lavoro presso un’azienda locale o sfruttare la mia esperienza nella SEO e la mia conoscenza della lingua inglese per trovare un’opportunità di lavoro in remoto presso un’azienda internazionale. Ho scelto quest’ultima opzione e così ho incrociato la strada di Betsson Group. Questa azienda ha visto in me un candidato ideale per il loro team, riconoscendo il valore delle mie competenze, sia in termini di soft skill che di hard skill.
Una gran bella storia. Ora, però, parliamo di SEO. Cos’è?
La SEO è un insieme di strategie e tecniche utilizzate per ottimizzare un sito web, ma anche un qualsiasi prodotto o contenuto online, in modo che risulti più attraente per i motori di ricerca. Questo si traduce nell’ottimizzazione di vari aspetti del sito, come la struttura, il contenuto e i link in entrata, al fine di aumentare la sua posizione nei risultati di ricerca organica.
La SEO viene associata principalmente ai siti Internet, ma è importante sottolineare come le stesse tecniche possano essere applicate per migliorare, per esempio, il posizionamento di un prodotto su Amazon o il ranking di un video su YouTube.
Chiarissimo. Qual è, secondo te, la principale differenza con la SEO multilingua?
La distinzione chiave tra la SEO tradizionale e quella multilingua risiede nel fatto che la prima si concentra sull’ottimizzazione di contenuti online per un pubblico di lingua e provenienza geografica uniformi, mentre la SEO multilingua è orientata all’ottimizzazione per un pubblico che parla diverse lingue e che potrebbe appartenere a diverse regioni geografiche, sebbene quest’ultimo punto non sia necessariamente un requisito.
Che competenze deve avere un SEO specialist per lavorare su siti multilingue?
Per gestire la SEO multilingua, le competenze tecniche e di analisi rimangono inalterate. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non è obbligatorio essere poliglotti. Tuttavia, è di vitale importanza collaborare a stretto contatto con un madrelingua o con chi parla fluentemente la lingua in questione. La loro competenza linguistica risulta fondamentale per esaminare, ad esempio, le ricerche di parole chiave o per verificare accuratamente la qualità dei contenuti commissionati a fornitori esterni, destinati a essere inseriti sul sito in ottica SEO.
Come si monitorano i dati di un sito web multilingua?
In realtà, per quanto riguarda il monitoraggio di un sito multilingue, non ci sono requisiti sostanzialmente diversi rispetto a un sito tradizionale.
Continuano a essere utili tool come Google Search Console, Google Analytics 4 e almeno uno strumento esterno, come ad esempio SEMrush o Screaming Frog, per individuare eventuali problemi tecnici.
Un consiglio utile? Quando cerchi d’individuare tramite Search Console gli errori su un sito multilingue che presenta numerosi sottodomini o sotto-cartelle, filtra le pagine in modo da visualizzare solo quelle che includono quella lingua specifica nell’URL. Questo approccio semplifica notevolmente l’analisi e il monitoraggio dei dati relativi alle diverse versioni linguistiche del sito.
Prima abbiamo accennato alla SEO internazionale. Esistono differenze con la SEO multilingua? Se sì, quali?
La SEO multilingua si concentra sull’ottimizzazione di un sito web in diverse lingue, ma non necessariamente implica un obiettivo internazionale. Ad esempio, un sito multilingue rivolto alla Svizzera con contenuti in francese, tedesco e italiano rappresenta un caso in cui la SEO multilingua mira a soddisfare diverse lingue all’interno di un singolo Paese.
D’altra parte, la SEO internazionale può riguardare un sito con più versioni nella stessa lingua, ma con l’obiettivo di raggiungere pubblici in Paesi diversi. Ad esempio, un sito che presenta sia la versione in inglese britannico, sia quella in inglese americano, sebbene condivida la lingua, può rappresentare un esempio di SEO internazionale, poiché si rivolge a due nazioni diverse. Questo può richiedere un adattamento della strategia di marketing e delle tattiche di comunicazione per soddisfare le specificità culturali e linguistiche di ciascuna regione.
Un altro aspetto importante della SEO internazionale è la considerazione dei motori di ricerca locali. Mentre Google è dominante in molte parti del mondo, ci sono motori di ricerca alternativi, come Yandex in Russia o Baidu in Cina, che devono essere considerati quando si cerca di raggiungere determinati mercati internazionali.
Puoi elencarci i vantaggi dell’una e dell’altra?
I vantaggi sono simili. Entrambe mirano al miglioramento dell’esperienza utente, il che a sua volta può portare a un aumento dei guadagni per l’azienda in questione. Quando un utente trova il sito nella sua lingua madre, si sentirà più a suo agio e sarà incoraggiato a procedere con l’acquisto. Allo stesso modo, se un utente trova prezzi espressi nella valuta del suo Paese, come ad esempio i dollari per un utente americano anziché le sterline per un utente del Regno Unito, sarà più propenso a compiere azioni desiderate, come acquisti o conversioni.
Come s’implementa una strategia SEO multilingua? Ci elencheresti i 3 elementi fondamentali?
Gli aspetti chiave, dal mio punto di vista, riguardano principalmente l’architettura del sito:
- l’utilizzo dell’attributo HREFLANG corretto per indicare la lingua della pagina e aiutare i motori di ricerca a determinare la versione più pertinente per l’utente in base alla sua lingua di ricerca;
- una struttura di URL chiara che identifichi la lingua della pagina in modo immediato sia per gli utenti che per i motori di ricerca;
- l’inclusione di un menù lingua ben visibile per agevolare la navigazione nel sito multilingue, consentendo agli utenti di trovare e selezionare rapidamente la lingua desiderata.
A tuo parere, qual è la migliore strategia SEO multilingua in assoluto? O meglio, ne esiste una?
In campo SEO, non esiste una strategia multilingua universalmente migliore, ma piuttosto it depends da progetto a progetto. La scelta della strategia, infatti, dipenderà dalle esigenze e dagli obiettivi del sito. Ecco 3 esempi di siti multilingua di estremo successo, le cui strategie differiscono in toto, a partire dalle basi:
- il motore di ricerca Yahoo, per esempio, utilizza un sottodominio separato per ciascuna lingua (ad esempio, it.search.yahoo.com/, fr.search.yahoo.com/, uk.search.yahoo.com/);
- Adidas, invece, adotta un dominio separato per ciascuna lingua (come www.adidas.it, www.adidas.fr, www.adidas.co.uk);
- il quotidiano sportivo madrileno Marca (www.marca.com), infine, utilizza una sottocartella per la versione in lingua inglese (www.marca.com/en/) e una sottocartella separata per la versione spagnola messicana (www.marca.com/mx/).
Quale impatto avrà l’intelligenza artificiale sulla SEO multilingua?
L’intelligenza artificiale (IA o AI) sta diventando un alleato prezioso in tutti gli aspetti della SEO multilingua, includendo aspetti tecnici, on-site e off-site.
Ad esempio, se chiediamo a un assistente IA come ChatGPT dove inserire il tag HREFLANG, riceviamo istruzioni chiare su come generare e dove inserire il codice necessario.
Per quanto riguarda la creazione di contenuti, possiamo rivolgerci a strumenti come Bard di Google, Bing di Microsoft o allo stesso ChatGPT per ottenere suggerimenti su come organizzare il nostro calendario di contenuti con topic cluster e pillar page. Queste IA spesso offrono idee valide che ci aiutano a risparmiare tempo. Anche se non sostituiscono completamente strumenti come AnswerThePublic o il Keywords Magic Tool di SEMrush, possono essere di grande aiuto, soprattutto quando dobbiamo rispettare scadenze strette.
Per quanto riguarda il lato off-site, pur non avendo sperimentato direttamente, ho letto di strumenti basati sull’IA che semplificano il processo di outreach e migliorano l’efficienza delle attività SEO multilingua. Questi strumenti, tra cui Linkio, BuzzStream e Dibz, potrebbero essere particolarmente utili quando si lavora con lingue o mercati sconosciuti perché consentono di individuare opportunità di link building di valore, automatizzare l’outreach e monitorare i risultati.
Grazie Andrea per la tua disponibilità!
Grazie a voi per l’ospitalità e il tempo dedicatomi: alla prossima!